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Mercoledi 11 Gennaio 2006
Intendo: come avere un template di un modulo da riempire. Direte voi: usa un componente (Java, .NET, PHP, quello che hai a disposizione) e i forms PDF. Certo, ma a volte trovare il componente giusto per tutto non è facile, o il costo può non essere immediatamente giustificato (tra l'altro: suggerimenti? Piattaforma: .NET).
In ogni caso c’è anche un’altra soluzione, un po' dei poveri, ma funzionante. Un file PDF distillato in ASCII è modificabile con semplici operazioni di sostituzione del testo come qualsiasi file di testo. L’unico vincolo è mantenere lo stesso numero di caratteri (non variare la lunghezza totale del file, a causa di controlli di coerenza che lo renderebbero invalido).
Distillare in ASCII si può, ma è documentato in un oscuro parametro: ASCII85EncodePages
, inaccessibile da interfaccia utente di Distiller. Per impostarlo, create un nuovo profilo (Adobe PDF Settings). Più semplice è, meglio è (disabilitate tutte le opzioni di compressione delle pagine, overprinting, OPI, etc.). Salvate il profilo (su XP è in Documenti Condivisi\Adobe PDF\Settings). Aprite il file con un editor di testo e impostate a true
ASCII85EncodePages
. Mentre ci siete verificate che CompressPages
sia impostato a false
.
P.S.: spesso i blocchi di testo vengono spezzati arbitrariamente nella fase di distillazione o creazione del sorgente Postscript o EPS di partenza. Un’applicazione che ho verificato mantenerli integri, garantendo di trovare il testo del placeholder, è (guarda caso) Adobe Illustrator.
Martedi 3 Gennaio 2006
Buon anno e buon curriculum a tutti.
Torno su quello che comincia a diventare un tormentone periodico di questo blog (naturalmente anche grazie alla effimera frequenza di post, e queste son tecniche da sondaggista di dubbia fama). Ci torno perché ho aperto di recente un CV in cui lo scrivente dichiara le seguenti conoscenze informatiche:
In possesso della Patente europea del computer, ECDL
Il documento Word però non usa i titoli, usa gli spazi al posto delle tabulazioni, e doppi a capo per spaziare le righe. Non me la prendo con il povero neolaureato, reo soltanto della buona fede nella patente europea del computer, ma con il solito sistema che certifica come conoscenza poco più della bieca ignoranza, e francamente, oggi, il minimo indispensabile per sopravvivere.
Il solito consiglio ai candidati che chiude il post: non accontentatevi della patente, perché io non mi accontento.