pecus @ pecus . it![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() |
Agosto Dicembre Novembre Ottobre Settembre Agosto Luglio Giugno Maggio Aprile ... prima ... |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Lunedi 27 Dicembre 2004
Arrivo tardi, ma finalmente mi metto ad ascoltare qualcosa di nuovo. Di solito leggo le critiche su Musica e scarico qualche sample per decidere se l'album vale. Musica ha lo svantaggio che bisogna ricordarsi di comprare Repubblica il giovedì, il web invece no. Così ho preso un po’ di suggerimenti e ho messo insieme alcune liste. Prendo gli album presenti in tutte e comincio.
Domenica 26 Dicembre 2004
Mercoledi 22 Dicembre 2004
Ecco. No, dico, ecco. Ecco come restare a bocca aperta davanti a un'eccellente lezione di web design.
…devo fare un eccezione per congratularmi con il coglione che mandando un sms alla moglie («Le faccio uno scherzo, eh… le dico che ci hanno dirottato!») ha scatenato un allarme terrorismo internazionale (oltre ovviamente a dimostrare che la moglie, che ha dato l'allarme reagendo coerentemente alla situazione, è una persona di una intelligenza superiore di diversi ordini di grandezza rispetto al marito). Il brillante turista cabarettista, nonostante sia stato arrestato all'arrivo a Vienna (dall'Australia), è stato rilasciato quando è stato confermato che non intendeva nuocere a nessuno. Ma perché a nessuno è venuto in mente di vietare a questa fenomenale intelligenza di imbarcarsi su un aereo per i prossimi 24 mesi?
Compositional [via Jeedoubleu™]
Ooohhh… Bearskinrug e 100 One—Offs (e io che non conoscevo Jason Santa Maria)Lunedi 20 Dicembre 2004
Così Bologna è la città con il tenore di vita più alto. Torino si piazza solo 31°, pur restando in gruppo 1, ma con una perdita di 13 posizioni rispetto al 2003. Triste, ma qui l'aria si respirava. A proposito, sembra che l'aria sia migliore: passiamo dal 65° posto al 57°; brutte notizie invece quanto a verde pubblico e piste ciclabili. Per qualità della vita Torino si piazza al 56° posto (in ascensa dal 64° del 2003), in gruppo 3 (qualità scarsa). Sul fronte affari & lavoro passiamo dalla 52° posizione alla 38°, ma la disoccupazione resta al 6% (invariata rispetto al 2003).
Non è un bel quadro, e comincio a pensare che sarebbe meglio lasciare la città per aree più pulite (in primis), più tranquille (rumore, traffico), più umane (servizi).
Venerdi 17 Dicembre 2004
Spunti interessanti dal lancio della CCPL italiana:
Insomma, si comincia da oggi. Per chi è sorpreso dal fatto che la licenza sia ancora in inglese, la spiegazione è semplice. La licenza è sempre resa disponibile in formati multipli: a 3 livelli (common deed, legalese, metadata); il legalese vale sia in inglese, sia in traduzione, in funzione della territorialità. Il testo in italiano è comunque disponibile.
Perdonatemi eventuali imprecisioni di carattere giuridico, ma confesso che non ho mai dato nemmeno un esame di diritto. Però ho fatto qualche foto buia e mossa :-)
Giovedi 16 Dicembre 2004
Doh! Non me n'ero accorto. Se non fosse per tutte le lucine intermittenti sui balconi… volevo dire: promuovo le licenze Creative Commons (oggi la conferenza a Torino con Lessig) e non le uso nemmeno? Detto, fatto.
Ma perché la prescrizione non potrebbe valere per chi ancora non è sottoposto a un processo? Insomma, se non ti hanno beccato, pace, è passato un sacco di tempo, un po' sei scaltro, un po' francamente non ne vale più la fatica. Ma se il processo è già in corso, dovrebbe valere il principio della certezza della pena, peraltro assolutamente subordinato nel nostro ordinamento alla presunzione d'innocenza.
Ogni riferimento a vergognosi fatti svoltisi in questi giorni è puramente casuale.
Martedi 14 Dicembre 2004
Mentre ci prepariamo a varare la versione italiana delle licenze Creative Commons, grazie al lavoro del gruppo di Mario Ricolfi e del charter italiano qui a Torino, Google annuncia un accordo con importanti biblioteche pubbliche e universitarie per la digitalizzazione e la messa in linea del sapere ivi contenuto. I testi saranno disponibili in forma di abstract o sezioni, con meccanismi che eviteranno per i testi ancora coperti dal diritto d'autore un ripping selvaggio. In pratica qualcosa di simile a quanto fa attualmente Amazon con i libri, con sommario, e incipit esteso disponibili in pdf. Il materiale di pubblico dominio o per cui i diritti sono scaduti sarà invece disponibile per intero, e le dichiarazioni dei direttori delle biblioteche riflettono questo spirito aperto e universalistico:
«Within two decades, most of the world's knowledge will be digitized and available, one hopes for free reading on the Internet, just as there is free reading in libraries today,» said Michael A. Keller, Stanford University's head librarian.
Non entro in una biblioteca da parecchio tempo. Da quando non studio "ufficialmente" più: in pratica mi manca sia la necessità che il tempo per stare in sala lettura e poi fare comunella con gli habitué e scendere al caffé per perdersi in chiacchere mentre i libri fanno il loro dovere, cioè si impolverano oblivi del tempo che li attraversa. Chi dei miei amici è rimasto in università è invece sommerso dai libri, per preparare seminari, per appoggiare riflessioni proprie a un corpus validato a livello accademico, per circoscrivere lo spazio culturale entro cui contribuire. E le biblioteche sono essenziali, perché lo stipendio dei ricercatori è risibile oltre che precario. Ma sono essenziali anche Google e Amazon, gli abstract, un sapere disponibile in punta di dita, indicizzato, intra—referenziato, e gratuito. Così se le biblioteche vengono in parte sollevate del compito di conservare i libri, e possono dedicarsi alla loro classificazione, catalogazione, ricerca e scoperta, rinnovando un ruolo che sembrava evaporare.
Di una funzione etica (che non nasconde quella commerciale ovviamente) di aziende come Google dovrebbe partecipare anche chi acquista per conservare, ma nasconde sotto montagne di granito simili patrimoni dell'umanità. Apprezzo e amo in qualche modo l'inevitabile "accanimento" conservatorio per preservare centinaia di fotografie (o libri o pellicole o vecchio hardware), ma nasconderlo, anche a studiosi e ricercatori è un po' troppo privatistico. La condivisione è un tratto evoluzionario del nostro tempo. Non è solo file—sharing, è contaminazione, diffusione, ispirazione, innovazione. È lo spirito dei Creative Commons e la natura della digitalizzazione.
Ci vediamo giovedì in sala Agnelli.
Lunedi 13 Dicembre 2004
Venerdì sera in via XX Settembre ho visto per la prima volta un Segway. Stava in equilibrio davanti a una vecchia pescheria con il suo ultraorgoglioso possessore che cercava di brillare di luce propria, danzando in acrobazie giroscopiche e intrattenendosi con chiunque avesse una vaga idea del "coso". Ovviamente sorrideva a tutti quelli che si giravano a guardarlo (questi appartenevano alla categoria che del "coso" non sapeva nulla). In ogni caso, a Torino lo vendono da Motomarket.
Giovedi 2 Dicembre 2004
Dunque, Lycos decide di farsi un po' di pubblicità sfruttando il fastidio per lo spam e crea un sito e uno screensaver che attaccano siti di spammer noti sperando di far lievitare i costi degli stessi aumentando massicciamente il consumo di banda. Lodevole iniziativa se non fosse che eventuali conseguenze legali (uh, uno spammer che ti fa causa è divertente) sono a tuo carico, e che la vendetta degli spammer non si è fatta attendere: un defacement e una redirect del traffico sul sito… di Lycos stessa.
Update: Lycos capitola e chiude il sito.